Il Prof. Simone Ribero dice di sé:

"Fin dall'inizio della mia carriera mi sono appassionato alla ricerca in ambito Dermo-oncologico per questo ho intrapreso un Dottorato di Ricerca in "Oncologia " dopo la Specialità in Dermatologia. I miei interessi per quelli che sono lo screening dei Nei e i tumori cutanei mi ha portato in prestigiosi Centri di Ricerca Internazionali (Imperial College London, King's College London, Hospital Clinic di Barcellona) dove mi sono appassionato alla genetica della pelle e dei nei e a gestire pazienti con rischio familiare di tumori cutanei".

 


Cos’è il “VERO”monitoraggio digitale o “mappatura dei nei”?

Spesso la parole mappatura dei nevi viene impropriamente usata come sinonimo di visita dei nei.  Mentre la valutazione di un neo sta nell'abiità del singolo dermatologo nel sapere identificare i caratteri di benignità o malignità, il monitoraggio digitale tiene in conto la possibilità di evoluzione dei singoli nei e del rischio di sviluppare un tumore. Infatti una percentuale di melanomi attorno al 30 % insorge su nei precedenti, mentre la restante compare su cute normale come un nuovo neo. Ovviamente ciò ha come risultato che una singola immagine di un nevo “messo in memoria”non possa esser sufficiente a riconoscere una lesione iniziale e quindi ad abbassare drasticamente il rischio di estirpare un melanoma troppo tardi. Infatti non è solo importante riconoscere il melanoma, la cosa più importate è riconoscerlo in una fase talmente iniziale da non poter dar luogo a problemi  per il paziente.


Ma in cosa consiste in definitiva?

Il monitoraggio digitale è stato dimostrato essere un procedura utile per la precoce individuazione di melanomi in pazienti ad alto rischio. In caso di pazienti con sindrome del nevo atipico (più di 100 nevi sul corpo o più di 11 sul braccio destro) tal tecnica “procedura due step di digital follow up” si mantiene la più efficace.

Essa consiste in una visita iniziale e in visite di controllo per ottenere un registro unico.

La prima visita consiste:

  • mapping total body delle varie aree del corpo
  • microscopia a epiluminescenza e monitoraggio digitale delle lesioni neviche del paziente con il metodo di analisi del pattern

A seconda dell’entità del rischio il paziente andrà rivisto a 6 mesi o a 1 anno per visita di controllo con:

  • mapping total body delle varie aree del corpo, con comparazione delle immagini registrate. Il principale scopo di questo primo step è il riconoscimento macroscopico di aumenti o riduzioni dimensionali o di forma dei nevi oltre all’identificazione della comparsa di nuovi nei
  • microscopia a epiluminescenza e monitoraggio digitale delle lesioni neviche del paziente, con il metodo di analisi del pattern  e comparazione delle foto microscopiche con le precedenti archiviate

La procedura impiega circa 30-45 minuti, non è invasiva e può esser effettuata a tutte le età.


Chi deve essere monitorato?

- Pazienti con fototipo I-II (biondi/rossi di capelli,occhi chiari, efelidi)

- Pazienti con storia di cancro cutaneo

- Pazienti con elevato numero di nevi (>11 sul braccio destro)

- Pazienti con notevole fotodanneggiamento (molte lentiggini o “macchie da sole”)

- Pazienti con familiari con cancro cutaneo (in particolare melanoma)